di Patrick Boman (traduzione di Riccardo Bentsik), ed. Excelsior 1881
Due reportage uniti in un unico volume. Nel primo, Giacarta, pubblicato per la prima volta nel 1992, l’Autore descrive il suo viaggio dalla Thailandia all’Indonesia passando per Malesia e Singapore. Non immaginatevi romanticismi di viaggio e descrizioni prolisse: lo stile è più che conciso. Sembrano riflessioni di un viaggiatore, scritte di fretta su un taccuino e così stampate, senza l’aggiunta di fronzoli letterari.
Il quadro che ne risulta è vivido, il lettore viaggia con l’Autore, condividendo il caldo umido sulla pelle e i sapori piccanti e agrodolci della cucina (il filo conduttore del reportage è la descrizione delle stanze d’albergo e dei piatti consumati in ristoranti e banchetti a bordo strada). Non mancano le note di riflessione, amare e a tratti ironiche, sui luoghi visitati.
Il titolo del secondo reportage (pubblicato nel 1989) è una parodia del nome di un palazzo a ovest della Città Proibita, il Palazzo delle Eleganze Accumulate. Si descrive, infatti, un viaggio in Cina e questa volta il cibo è il protagonista. Boman non si preoccupa tanto di raccontare cosa vede, la sua attenzione è tutta rivolta a cosa mangia. Anche qui le parole sono poche ma descrivono alla perfezione ingredienti e sensazioni.
A completare il tutto un centinaio di foto in bianco e nero, la maggior parte delle quali, manco a dirlo, rappresentano venditori di cibo e ingredienti. Se amate i viaggi in Oriente, non fatevelo scappare.
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