
di Maria Teresa Di Marco e Marie Ferré (La cucina di Calycanthus) – Guido Tommasi Editore
Come tutte le mode, anche quella del vintage rischia di stufare e di diventare solo un’etichetta vuota e senza significato. Non è però questo il caso dell’ultimo libro di Maria Teresa Di Marco e Marie Ferré aka La Cucina di Calycanthus (trovate le loro ricette sempre corredate dalle bellissime foto di Maurizio Maurizi sull’omonimo blog e sulla sezione Allacciate i Grembiuli della Cucina del Corriere).
Cucina Vintage, pubblicato da Guido Tommasi, è un interessante e godibilissimo compendio di ricette e piccoli “tranche de vie” dell’Italia degli ultimi 10 decenni, ed è uno dei rari libri di cucina tanto bello da sfogliare che da macchiare di sugo mentre si sta ai fornelli per preparare le ricette in esso contenute.
Il trio di Calycanthus ha dedicato un bel po’ di tempo degli ultimi tre anni a mettere insieme foto e ricette, che provengono da ricettari privati di famiglia, riviste d’epoca – hanno scovato perfino il primo numero della Cucina Italiana, anno 1929 – e pietre miliari della cucina italiana, dall’Artusi al Talismano della Felicità di Ada Boni, passando anche per Il Manifesto della Cucina Futurista di Marinetti.
Il risultato è un percorso attraverso le cucine italiane – casalinghe e non – del Novecento, dalle ricette artusiane degli anni ’10 fino agli “anni Zero” del nuovo millennio, forse i più difficili da guardare con distacco storico e da analizzare, dove fanno capolino le ricette del blog e alcuni “trend” contemporanei come il finger food e la pasta fillo, ma che nel complesso fanno registrare un ritorno verso l’integralità degli ingredienti, i sapori di casa e gli arrosti di carne.
Un bel racconto del nostro quotidiano – dalla rassicurante insalata russa agli stratagemmi dei tempi di guerra, passando per le immaginifiche creazioni futuriste e per l’intramontabile cocktail di scampi – arricchito dalle immagini di Maurizio e dalla modella Ilaria De Biasi che attraversa con grazia e nonchalance un intero secolo vestendone abiti, vezzi e atmosfere, grazie a un instancabile lavoro da trovarobe che gli autori hanno affiancato a quello di trovaricette.
A noi, per ragioni anagrafiche, è venuta una gran voglia di tagliolini paglia e fieno, “icona gourmet” degli anni ’70!
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