
Nogne Ø: isola nuda! Così Henrik Ibsen chiamava, in danese antico, gli affioramenti visibili nel mare in tempesta, al largo delle coste meridionali della Norvegia.
In maniera altrettanto poetica Gunnar Wiig e Kjetil Jikiun hanno dato questo nome al loro birrificio, in breve tempo divenuto uno più interessanti dell’intero panorama europeo.
Materie prime di altissima qualità: orzi maltati a mano secondo i tradizionali metodi britannici e luppoli aromatici americani per birre di carattere e difficili da dimenticare, tra cui questa Imperial Stout davvero notevole!
Versandola nel baloon si nota subito il corpo davvero importante di questa birra, un magma scuro coperto da una schiuma marrone e compatta oltremodo invitante.
Nonostante sia esteticamente molto apprezzabile, è difficile analizzarne le caratteristiche visive con calma: il naso scalpita e vuole tuffarsi avidamente nel bicchiere.
Come dargli torto? Immediatamente si schiude un bouquet olfattivo di grande complessità con i classici toni tostati e affumicati a far da padroni: caffè, cacao ma anche e soprattutto liquirizia. I 9°alcoolici fanno poi risalire profumi di frutta sotto spirito. Grande armonia ed equilibrio al gusto, si ritrovano tutti i sentori percepiti al naso e un retro-olfatto potente. Invernale, da bere a piccoli sorsi davanti al camino, magari mentre il mare in tempesta fa affiorare delle “isole nude”…
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