Il ristorante di Davide Canella è uno di quei posti che mi riconcilia con la Toscana. Il locale elegante ma non pretenzioso, nella piazza di un borgo vero, è stato ristrutturato mischiando le strutture antiche con un sobrio minimalismo basato sui toni del bianco.
La cucina risente delle esperienze internazionali di Davide Canella, uno chef toscano che non si è chiuso nella “toscanità”. Le ottime materie prime sono a km 0, scelte per creare una cucina del territorio rivisitata. Ecco quindi la tagliata di controfiletto alla birra di farro oppure il semifreddo ai cantucci e miele d’acacia con salsa al vin santo.
Lo chef propone anche un menu di mare o piatti dall’eco internazionale; speciale il foie gras d’anatra spadellato con mousse di caprino e fichi caramellati.
La buona cantina, con solide basi locali per i rossi, specialmente Chianti, propone doverose divagazioni per le bollicine, tra le migliori del nord-est e di Francia.
Il servizio è una gradita sorpresa dopo una vacanza passata tra una trattoria e l’altra: lo staff è competente e mantiene la giusta distanza con garbo e simpatia.
Locale consigliatissimo anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo; il menu del territorio ad esempio costa solo 35 euro bevande escluse.