Dal Cavalier Gino

Si dice che a Roma sia facile mangiar bene, soprattutto in centro, girando per vecchie trattorie. Tutto falso. Corre l’anno 2011 e questi presunti locali a gestione familiare si sono in realtà trasformati quasi tutti (chi da poco, chi da molto tempo) in mangiatoie e indirizzi turistici. Così, troppo spesso ci si ritrova in mano un conto sproporzionato dopo aver assistito alle performance di un servizio approssimativo – minimo comun denominatore – e aver mandato giù qualche boccone più o meno amaro, qualche volta amarissimo, proveniente dai fornelli.

Dal Cavalier Gino è un avamposto inespugnabile, centralissimo ma nascosto in un vicoletto, lontano dal trambusto. Certo, siamo dietro a piazza del Parlamento per cui a cento metri ci sono molti dei nostri politici che schiamazzano, ma la distanza è sufficiente a evitare il disturbo mentre vi starete godendo una trattoria vera, con piatti filologicamente ineccepibili.
Il cacio e pepe qui lo fanno alla grande, e lo stesso vale per gli altri classici, come alici e pecorino, amatriciana,  saltimbocca, coda alla vaccinara. Nella collezione inverno-primavera, anche ottimi carciofi alla romana, ma a seconda della stagione vi arriverà in tavola il contorno giusto. Dolci semplici ma gustosi, crème caramel in testa.

Il servizio fa il possibile, zigzagando tra tavoli vicini vicini, considerato anche l’obbligo del doppio turno. Vini? Vabbe’, nessuno è perfetto.

• Valutazione: