
Indirizzo: | via Trento, 84 - 65122 Pescara |
Telefono: | 085 2056970 |
Sito internet: | www.cicchelli.eu |
Giorno chiusura: | giovedì pomeriggio e domenica |
Fascia di prezzo: | 10 – 35 euro |
Tipo di locale: | gastronomia con cucina |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | scoprire che quello della spesa può diventare il momento migliore della giornata |
Le sue “sportine”, ormai, ciondolano dal braccio delle fashion addicted con pari dignità delle buste griffate. Ma chiamatela pure bottega, o salumeria, o drogheria, perché Cicchelli è in primo luogo un generi alimentari tout court, pur votato all’eccellenza e confezionato in una formula contemporanea di cui prima a Pescara non c’era traccia.
Antonio Cicchelli è l’erede dell’azienda di famiglia, che da sempre si occupa di importazione e distribuzione di prodotti di alta qualità. La sua idea, qualche anno fa, è stata quella di organizzare un punto vendita dove poter pure fermarsi a mangiare un boccone a ora di pranzo, o a bere un buon bicchiere di vino per l’aperitivo.
Ed ecco sorgere in via Trento – in zona pedonale e nel (piccolo) cuore della cittadina adriatica – un posto che fa la gioia davvero di ogni tipo di cliente, dal buongustaio puro alla signora un po’ snob che gongola alla vista di un caprino francese, dall’intenditore puntiglioso e pedante al fanatico della stagionatura del Parmigiano, a chi infine ama semplicemente comprare e mangiare bene, togliersi qualche sano sfizio ogni tanto e avere un punto di riferimento gastronomicamente affidabile a portata di casa o di lavoro.
Al bancone sfila una carrellata notevole di formaggi e salumi, tra chicche del territorio (vedi il leggendario pecorino di Farindola, ormai rarissimo) e gioielli del resto d’Italia, d’Oltralpe e iberici, nel banco frigo acciughe spagnole, paste ripiene artigianali, latticini pregiati, agli scaffali conserve, sottoli, selezioni di sali e pepi, biscotteria, dolciumi, tisane e cioccolati di pregio. Chi entra solo per dare un’occhiata difficilmente esce a mani vuote. A meno che non si parcheggi a uno dei quattro tavolini nella saletta in fondo (o a quelli all’aperto sulla strada) per togliersi un paio di voglie sul momento.
A mezzogiorno, oltre alle combinazioni fredde, il pranzetto si risolve con qualche piatto espresso e le “stozze“, ovvero due fette di casereccio a lievitazione naturale imbottite a piacere. Medesima cura del resto impiegata nel fronte bere e nella mescita, illustrati, consigliati e “chiacchierati” con garbo ed entusiasmo (inclusi nel prezzo).
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