
Ogni anno ad agosto iniziano a passare al telegiornale servizi televisivi sulla vendemmia. Avete mai sentito dire è una pessima annata? Sistematicamente, ogni anno, si assiste – almeno in tv e sui giornali – a un’ottima annata, coltivazioni senza problemi (chissà se qualcuno si è mai scontrato con, che so, la peronospora?!), vendemmie che filano lisce come l’olio, clima perfetto ovunque e per tutta la stagione. Ma dove vivono quelli che fanno questi proclami? È quello che mi sono chiesta leggendo un post (che condivido totalmente) di Armando Castagno su Facebook.
L’ultimo è stato Riccardo Cotarella che si è lanciato in dichiarazioni di questo tipo: “Sta andando veramente bene fino ad oggi. Per chi ha saputo operare con professionalità, questo andamento climatico non può che essere favorevole. Il condizionale è d’obbligo ma, se continua così, mi sento di essere ottimista, potrebbe essere una bellissima annata, sia per i bianchi che per i rossi”.
D’altra parte più o meno negli stessi giorni Roberta Ceretto – che a quanto pare “si rilassa in Costa Azzurra” – sostiene in un’intervista al Corriere della Sera che è “un’estate perfetta che potrà dare una vendemmia perfetta”.
A parte il fatto che il tempo in questo 2013 è stato a dir poco bizzarro in tutta l’Italia, come ci si può lanciare in certe affermazioni a metà agosto? In percentuale quanti sono i viticoltori che si apprestano in questo momento a iniziare la vendemmia? Forse il 30%? E tutti gli altri li dimentichiamo? E da qui a settembre, ottobre, quando anche gli altri vendemmieranno, quante cose possono cambiare?
Enologi e viticoltori dovrebbero sapere molto meglio di me quanto può essere pericolosa una grandinata o un repentino cambio di clima (assolutamente imprevedibile) per una buona riuscita dell’annata. Forse dell’andamento della vendemmia dovrebbero parlare a conti fatti, non prima che cominci.
Immagino che Gianluca Morino (di Cascina Garitina) – che in questo post (http://cascinagaritina.wordpress.com/2013/08/04/57-seconds/) mostra l’effetto che hanno fatto 57 secondi di tromba d’aria nella sua zona – non sia particolarmente d’accordo con gli inguaribili ottimisti della vendemmia.
Sono stanca di sentire ogni anno “è un’ottima annata, meglio della precedente!”. Per una volta vorrei un po’ di onestà. Capisco che sia controproducente ai fini delle vendite parlare di annata negativa, ma non è credibile né possibile che sia sempre migliore dell’anno precedente. Se dobbiamo pubblicare la milionesima intervista in cui l’enologo più o meno blasonato ci dice che è andata bene in tutta Italia e non c’è da preoccuparsi, beh, forse possiamo fare a meno di fare l’intervista.
[Crediti immagini: http://cascinagaritina.wordpress.com/2013/08/04/57-seconds/]
Mi dispiace contraddirti, ma al momento della vendemmia 2003 gli elogi e le dichiarazioni di “annata del secolo” si sono sprecate, sia da parte dei produttori che dei critici, come Robert Parker che esaltò il 2003 del Rodano come annata da 100/100 (salvo ricredersi dopo qualche anno). L’unica annata considerata subito, in Italia, come negativa che io ricordi in questi ultimi 15 anni è stata la 2002 (e al proposito ci sarebbe molto da dire, ma questa volta a mio parere in positivo…).
Mi permetterei di evidenziare l’annata 2003 per i vini rossi…. Di fatto non esiste in commercio.
Quella unanimemente fu considerata una pessima annata da chi produce con un minimo di qualità.
Anche per D’Alema è un ottima annata…. È se lo dice lui…
http://divini.corriere.it/2013/08/25/il-rosso-di-dalema-ecco-il-mio-narnot/
Sempre a proposito di questa estate così “perfetta”… http://www.repubblica.it/cronaca/2013/08/26/news/allerta_meteo_testo-65326371/?ref=HREC1-4
http://www.coldiretti.it/News/Pagine/548–%E2%80%93-9-agosto-2013.aspx
@Sara eh sì se lo dice lui possiamo proprio stare tranquilli… cosa ci tocca leggere!!!